Sulla lettura…

Se è vero che si impara a leggere a scuola, si può insegnare ad amare la lettura?

Daniel Pennac: Sì, è possibile insegnare ad amare la lettura a scuola. Ma dipende da come intendiamo insegnare. Se consideriamo la letteratura, come in medicina legale, un cadavere da sezionare, non arriviamo a nessun risultato. Se invece un professore, pur facendo questa necessaria analisi letteraria, dedica soltanto due ore alla settimana alla lettura ad alta voce di libri che gli sono piaciuto o alla descrizione di romanzi che lo hanno fatto volare fino alla luna, vedrà che il sistema darà i suoi frutti! Ma durante queste due ore non dovrà chiedere nulla in cambio ai suoi alunni.

(Sulla lettura… Intervista a Daniel Pennac)

Quale appuntamento migliore allora di Libriamoci! Giornate di lettura nelle scuole per coltivare questa passione.

La nostra scuola ha partecipato alla decima edizione dell’evento coinvolgendo diversi ospiti.

 

Simonetta Tassinari incontra le classi quinte

    Le classi quinte hanno aderito al progetto “Libriamoci” e hanno incontrato la scrittrice Simonetta Tassinari, che ha svolto un’ attività laboratoriale sui testi “Prime lezioni di filosofia” e “Lezioni di filosofia”, gli allievi sono stati incoraggiati nel ragionamento logico e nella riflessione sui comportamenti quotidiani, propri ed altrui. Questa esperienza formativa è stata accolta dagli alunni con grande interesse e curiosità, l’avvicinamento ai concetti filosofici ha dato loro lo stimolo per essere più consapevoli di se stessi ed aprire il proprio sguardo nel mondo che li circonda.

Roberto Sacchetti incontra le classi prime e le classi quarte

    Nel costante lavoro di promozione alla lettura,  il decimo appuntamento di “Libriamoci” è stato dedicato al percorso “Sognare fa rima con creare”. L’itinerario nasce dall’esigenza di facilitare l’incontro tra bambini e libri e sostenerlo negli anni a venire. In coerenza con il PTOF e con il curricolo verticale d’Istituto, la proposta, destinata a tre classi prime ed a una classe quarta, si inserisce all’interno di una progettazione più vasta ed estesa nel tempo. Il sogno ha rappresentato il file rouge capace di unire la dimensione narrativa e ludica alla dimensione del fare, del creare. Questo lo scenario in cui i libri hanno rappresentato il passepartout per entrare all’interno di  “mondi fantastici”  per scoprire “storie appassionanti e personaggi indimenticabili che offrono la possibilità di viaggiare, conoscere e confrontarci, moltiplicando le nostre esperienze senza muoverci di un centimetro”

 (FILONE TEMATICO 2: Lib(e)ri di sognare).

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