Con i lavori di ieri mattina 3 febbraio, si è concluso il seminario “Costruiamo insieme la Memoria – Storie, documenti, idee per i giovani”.

L’Istituto Comprensivo Colozza ha partecipato al ricordo del sacrificio di milioni di vittime innocenti, organizzando una serie di incontri tenuti dal Prof. Matteo Luigi Napolitano, docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi del Molise, “Ambassador for Peace” dell’Organizzazione Internazionale Universal Peace Federation ed unico italiano nella Delegazione Internazionale inviata all’ONU per trattare i temi della Shoah, del Vaticano e della Memoria. L’iniziativa, rivolta alle ragazze e ai ragazzi della scuola secondaria di I grado, ha inteso far riflettere su fatti storici che sembrano a noi distanti, ma che in effetti rappresentano un passato che non passa. E quindi il presente.  
Da qui, l’esigenza di trasformare la Memoria in Memoriale, attualizzando la Memoria del passato in un’etica contemporanea, quotidiana, personale e condivisa.

     Il titolo del Seminario “Costruiamo insieme la Memoria – Storie, documenti, idee per i giovani” ha voluto rimandare ad alcuni nodi centrali all’interno della riflessione di quanto accaduto.

     La prima questione evidenziata è di tipo anagrafico: i testimoni diretti purtroppo vanno scomparendo; ma la Memoria non può scomparire con loro. Di conseguenza, siamo noi, tutti, a dover essere i testimoni dei testimoni. La Memoria va tramandata. Deve diventare Memoriale, ossia un ricordo che non duri lo stretto tempo di vita dei testimoni. La Memoria implica quindi un ricambio generazionale, e ciò chiama in causa le istanze formative di ogni ordine e grado.

     Va accettato che la Memoria dei più giovani non è calendarizzata. A maggio, a novembre o il prossimo marzo qualcuno dei nostri studenti potrebbe sempre chiederci di ciò che è stato, e perché è stato. Rinvieremo ogni risposta al 27 gennaio del prossimo anno? Le iniziative dedicate alla Memoria si fermeranno inevitabilmente alla settimana del  27 gennaio. Per i docenti questo è semplicemente impossibile da accettare.

     Un seminario che è risultato un ampio contenitore di stimoli, informazioni difficilmente reperibili e riflessioni che incentivano future discussioni.